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Ultimo aggiornamento 20 Maggio 2023

Norme per La Tutela Sanitaria dell’atleta agonista a 40 anni dalla sua Pubblicazione

Norme per La Tutela Sanitaria dell’atleta agonista a 40 anni dalla sua Pubblicazione

Descrizione

Associazione Medico Sportiva di Belluno

S.I.Me.S.

Sindacato Italiano Medici dello Sport e delle attività fisiche
sindacatosimes00@gmail.com


La visita medica per l’accertamento dell’idoneità alla pratica dell’attività sportiva è un adempimento di fondamentale importanza, soprattutto, in relazione alla responsabilità del presidente della società sportiva o dell’organizzatore della manifestazione.

La normativa vigente prevede infatti che, chiunque intenda svolgere un’attività sportiva agonistica, comunque regolamentata, debba sottoporsi ad una visita medica differenziata per le singole discipline sportive, presso un servizio pubblico, convenzionato o accreditato di medicina dello sport. Qualora l’attività sportiva assuma carattere non agonistico, la visita medica ed il relativo certificato competono al medico di base, al pediatra, limitatamente però ai propri assistiti, nonché ai medici non specialisti in medicina dello sport, iscritti alla Federazione Medico Sportiva Italiana, in qualità di soci aggregati.

Si tratta di un obbligo che viene troppo spesso sottovalutato e che torna drammaticamente in evidenza ogniqualvolta ci si trovi di fronte alle morti in campo o invalidità gravi determinate dallo svolgimento dell’attività sportiva.

Qualora l’atleta risulti privo di certificato, la responsabilità civile e penale ricade sul presidente della società o nel caso di manifestazioni a partecipazione individuale (es. gare podistiche, tornei amatoriali etc.) ricade sul presidente del comitato organizzatore, cui spettano gli stessi compiti del presidente della società sportiva in relazione agli atleti partecipanti, anche se non iscritti a società sportive. In questo modo si afferma purtroppo, la responsabilità oggettiva dei precedenti due presidenti a scapito di una presa di coscienza personale e quindi della responsabilità soggettiva da parte dell’atleta. Il controllo medico sarebbe da intendersi in primis a vantaggio dell’atleta stesso più ancora della società sportiva o dell’organizzatore dell’evento. Il problema del mancato rispetto dell’obbligo assume connotazione importante.

Va sottolineato che, in linea con l’organizzazione e la legislazione sanitaria generale, la competenza, soprattutto in materia economica, è delegata alle regioni, nell’ambito delle “leggi quadro” nazionali di riferimento e possono quindi verificarsi diversità sul territorio nazionale.

L’articolo con il titolo il cerificato medico degli altri pubblicato nella rivista n. 407 ”Correre” , realizzato dal Alessandra Ramella Pairin giornalista, evidenzia che nella maggior parte dei paesi la responsabilità in merito alla partecipazione ad una maratona è dell’atleta e che l’organizzatore si limita a suggerire la consultazione di un medico, che attesti l’abilità a correre la distanza desiderata. Questo accade in Germania, negli Stati Uniti, in Giappone, in Messico in Israele in moltissimi paesi da nord a sud da est ad ovest, anche se i singoli organizzatori di questi Paesi sono liberi da aggiungere forme di controllo.

Le maratone oggi rispondono ad un vero e proprio fenomeno collettivo e generano un giro di affari che in alcuni casi supera le centinaia di milioni di dollari. E’ il caso delle cinque maratone più importanti del mondo e cioè Boston, Chicago, Berlino, Londra, New York.

In Italia il giro di affari prodotto dalle grandi maratone è decisamente minore anche se si assiste a un movimento in tendenziale crescita. Si corrono circa 70 maratone all’anno, più un numero di mezze maratone e corse di 10km, con un numero di iscritti in crescita esponenziale.Purtroppo il certificato medico per “regolarizzare” l’iscrizione ad una maratona in Italia è visto dagli stranieri come un obbligo incomprensibile.

Lo scopo di questa giornata è quello di trovare una modalità di lavoro comune tutti i paesi europei al fine di dare una maggiore garanzia agli operatori, ma soprattutto agli atleti.


Indirizzo:

Via Str. della Serenissima, 5, 31057 Silea TV

Luogo:

Area 8

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Primo convegno in memoria del dr. VIncenzo LAMBERTI


Programma

08.45 Accoglienza e registrazione dei partecipanti

09:00 Saluti autorità

Moderatore Ivo PULCINI
Medico Specialista In medicina dello Sport e in Cardiologia
Direttore Sanitario S.S. Lazio
Decano Ordine Medici Roma

09:15 Vincenzo Lamberti, un amico, un Collega…una risorsa

Giorgio Soravia
Medico Specialista in Medicina dello Sport e in Cardiologia

Presidente Associazione Medico Sportiva di Belluno

09:25 Il decreto del Ministero della Sanità 18 febbraio 1982 in merito alla tutela sanitaria dell’atleta: risultati raggiunti nel corso di 40anni

Patrizio Sarto
Medico Specialista in Medicina dello Sport

Dirigente Medico Servizio di Medicina dello Sport ULSS
Marca Trevigiana

09:45 La mancata revisioni dei tariffari nonostante le criticità sanitarie legati alla pandemia; alla difficolta di reperire professionisti ed all’aumento dei costi di gestione degli ambulatori. Dove è la Regione Veneto.

Azzalini Carlo
Direttore e Resp. Istituto di Medicina dello Sport Belluno

10:00 Che fine farà lo specialista in Medicina dello sport? Analisi della delle legislazione in Europa in tema di controllo sanitario dell’atleta. Prospettive di sviluppo dell’UE in materia di sport per competenza giuridica specifica.

Lorenzo Spigolon Medico Specialista in Medicina dello
Sport – Segretario S.I.Me.S. Nazionale

10:30 Lettura Magistrale Innovazione tecnologica e Intelligenza Artificiale nella riabilitazione integrata degli arti inferiori

Aldo I. Galeandro
Direttore Unità di Ricerca di Tecnologia Medica PST
Università di Bari

11:10 Pausa caffè

11:20 Il certificato medico per regolarizzare l’iscrizione ad una maratona in Italia è visto dagli stranieri come un obbligo incomprensibile. Il Certificato medico in altri paesi

Piero Rosa Salva
Fondatore e Presidente Venicemarathon

11:40 Garanzie costituzionali in tema di salute in italia e nei paesi europei: il rischio della privatizzazione.

Vito De Bellis
Giurista esperto in Diritto sanitario

12:10 Fondazione ed obiettivo del Sindacato Italiano Medici dello Sport

Marzia Carniato
Presidente SIMeS

12:30 Discussione


Segreteria Organizzativa:

sindacatosimes00@gmail.com


Patrocini

Associazione Nazioneale Specialisti in Medicina dello Sport


Segreteria Scientifica

Marzia Carniato – Lorenzo Spigolon


Partner Scientifico

ND


Sponsor


Crediti ECM

Tutti i partecipanti e regolarmente iscritti al convegno  sarà concessa la fruizione gratuita del Corso ECM FAD “Innovazione tecnologica e intelligenza Artificiale nella riabilitazione integrata degli arti inferiori” realizzato e curato dal Prof. A. I. Galeandro con assegnazione di 25 crediti ECM per l’anno 2023.

Curriculum

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